La frutta secca fa bene alla salute tanto che si dice allunghi anche la vita. Ecco perché.
Intanto cominciamo col dire che la frutta in genere fa bene, e spesso fa molto bene. La componente frutta è fondamentale pressoché in qualsiasi dieta che veda come oggetto non solo il dimagrimento della persona, ma anche la sua salute. Qui in Italia siamo particolarmente fortunati perché, frutta esotica a parte, ne abbiamo così tanta e in così tante varietà che davvero la nostra è una terra benedetta dagli dei.
Se poi alla frutta uniamo la possibilità importante di avvalerci della celeberrima dieta mediterranea, si capisce come il nostro Paese da un punto di vista alimentare e più in generale salutistico, non abbia niente da invidiare a nessuno. Il clima è mediterraneo, per l’appunto, quindi favorevole; l’alimentazione è sana, sempre che lo vogliamo; se poi a questi elementi importanti aggiungiamo un po’ di sano sport, tutto sommato in Italia non si vive male.
Il bello è proprio questo: da una parte abbiamo tutte le condizioni ambientali per vivere bene, dall’altra non riusciamo a emanciparci come popolazione, a proiettarci in maniera seria verso obiettivi più lungimiranti, lamentandoci costantemente e vivendo pressoché quotidianamente di stereotipi che non tengono conto del progresso, della scienza, dell’evoluzione, legati come siamo a tradizioni statiche e infruttifere, a una cultura sovente nichilistica e fatalistica che blocca lo sviluppo.
Prendiamo la frutta secca, per esempio. Se solo ci affidassimo meno al sentito dire, e andassimo ad approfondire di più, scopriremmo che la bipartizione “frutta fresca uguale salute” e “frutta secca uguale problemi”, non è poi così tale.
Certo, l’impatto della frutta di stagione è un’altra cosa, a cominciare da quello visivo, per finire con quello del palato. Eppure anche la frutta secca non può essere dipinta in maniera negativa, come viene solitamente fatto.
La vulgata vuole che la frutta secca sia una delle principali nemiche della dieta. Forse qualche ragione di fondo c’è, ma noi che siamo testardi, vogliamo andare a vedere in fondo di che si tratta. La frutta secca viene normalmente definita anche frutta oleosa: si tratta, come noto, di mandorle, nocciole, noci e così via. Secondo il tipo di frutta, le proprietà di volta in volta possono cambiare.
Nelle noci ci sono dei buoni quantitativi di Omega 3, grassi che hanno anche una funzione protettiva contro le malattie cardiache, nonché altre patologie, di tipo infiammatorio e no. Nelle noci c’è pure l’acido ellagico, vale a dire un antiossidante utile per sistema immunitario e probabilmente in grado di avere anche una funzione anticancerogena. All’interno troviamo anche melatonina, una sostanza che aiuta a regolare il ritmo sonno-veglia.
Le arachidi sono ricche di proteine vegetali, ma contengono anche una certa quantità di sali minerali, fibre e grassi buoni (non è presente il colesterolo). Nelle arachidi c’è una certa abbondanza di polifenoli, che fungono da antiossidanti. Ma attenzione: se le arachidi sono salate, un consumo eccessivo aumenta i rischi di ipertensione e di problemi di natura cardiovascolare.
Poi ci sono le mandorle, che sono una fonte eccellente di grassi monoinsaturi e di proteine. Questi frutti aiutano a stabilizzare gli zuccheri contribuendo a evitare picchi glicemici. Anche le mandorle, peraltro, sono ricche di antiossidanti, nonché di fosforo, calcio e magnesio. Servono anche per tenere sotto controllo il colesterolo.
Continuiamo prendendo come esempio i pinoli. Questi sono ricchi di proteine e di fibre vegetali, oltre ad essere una fonte importante di zinco, vitamina B2 e potassio. Aiutano a proteggere il sistema cardiovascolare e migliorano la regolarità intestinale.
E poi ci sono le nocciole, i pistacchi, gli anacardi, le noci del Brasile e quant’altro. Sono molte le proprietà positive di questi frutti. Quindi, qual è il segreto? Il segreto sta nella consapevolezza che mangiare tanta frutta secca fa ingrassare e può fare anche male, mangiarne moderatamente non fa ingrassare e fa anche bene. Cum grano salis è la massima che ognuno deve prendere in considerazione in questi casi.